Omicron corre: fondamentali i richiami

[pubblicato su Scienza in rete il 19 dicembre 2022]

Nell’aggiornamento pubblicato venerdì sulla diffusione della variante Omicron in Inghilterra, la UK Health Security Agency (UKSHA), l’agenzia di salute pubblica britannica, ha stimato che dei tamponi positivi effettuati il 14 dicembre, il 54,2% siano da attribuire alla variante Omicron. La situazione non è uniforme: Londra sembra essere più avanti del resto della nazione, con Omicron responsabile di più dell’80% dei nuovi contagi. Ma il dato più preoccupante riguarda la velocità con cui la variante si sta diffondendo e sta sostituendo Delta. Due giorni prima, il 12 dicembre, la prevalenza era al 33% e un giorno prima al 42%. In tutte le regioni inglesi tranne quella sudoccidentale, il tempo di raddoppio dei casi di Omicron è inferiore a due giorni, nella regione di Birmingham è in media di un giorno e mezzo. Per confronto, tra fine maggio e inizio luglio quando la Delta ha investito il paese rimpiazzando Alfa, lo studio REACT-1 condotto dall’Imperial College stimava un tempo di raddoppio di 17 giorni.

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Omicron raddoppia ogni due giorni nel Regno Unito. Da noi? Non lo sappiamo

[pubblicato su Domani il 18 dicembre 2021]

  • Omicron è la variante del Sars-CoV-2 più trasmissibile che abbiamo visto finora, e con la maggiore capacità di eludere la risposta immunitaria sviluppata dopo vaccinazione o infezione naturale.
  • Due dosi di vaccino offrono una protezione estremamente ridotta dal contagio, mentre sembrerebbe che quella dalla malattia grave resti sostanziale, almeno per i vaccini a mRna. Una terza dose di Pfizer sembra riportare la protezione sia dal contagio sia dalla malattia grave.
  • E in Italia cosa sta succedendo? Non è chiaro se stiamo raccogliendo i dettagli dei risultati dei test Pcr sui tamponi positivi, che ci permetterebbero di capire anche solo approssimativamente come stanno le cose. Se lo stiamo facendo questi dati non sono pubblici. L’Istituto superiore di sanità, che abbiamo contattato per un commento, non ha risposto alle nostre richieste.

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Immagine di copertina: Number 10 (CC BY-NC-ND 2.0).

Cosa sappiamo su Omicron, e cosa possiamo aspettarci

[pubblicato su Scienza in rete il 3 dicembre 2021]

Lo scorso venerdì l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha designato la variante B.1.1.529 del SARS-CoV-2 come variant of concern, variante preoccupante e gli ha assegnato la lettera greca Omicron. È stata rilevata per la prima volta in una manciata di campioni prelevati l’8 novembre nella provincia del Gauteng in Sudafrica, dove è in corso un rapido aumento dei casi. Oltre all’accelerazione del contagio, la variante preoccupa per il gran numero di mutazioni presenti nel  suo genoma, più di 50. Oltre 30 di queste si trovano sulla parte dell’RNA virale che determina la forma della proteina spike del virus, quella responsabile per l’ingresso del virus nelle cellule dell’ospite, e che rappresenta il bersaglio degli anticorpi prodotti in seguito all’infezione o alla vaccinazione. La variante Omicron è stata rilevata in una serie di stati dell’Africa meridionale e poi in diversi paesi del mondo, compresi quattro casi in Italia originati da un cittadino residente in Campania rientrato da un viaggio in Mozambico che ha poi contagiato i suoi familiari e altri conoscenti.

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L’onda invisibile

[pubblicato su Scienza in rete il 12/02/2021]

“L’onda invisibile”. È questo il titolo di un articolo pubblicato una settimana fa sul giornale tedesco Süddeutsche Zeitung che riassume la situazione della Germania riguardo le varianti del SARS-CoV-2 secondo gli scenari delineati in una ricerca del Robert Koch Institute.

Proprio per proteggersi da questa onda invisibile, due giorni fa la cancelliera Angela Merkel ha annunciato che il lockdown durerà almeno fino al 7 marzo, concedendo solo ai länder la possibilità, se lo ritengono opportuno, di cominciare a riaprire le scuole. Merkel si confronta con una sfida difficile: incoraggiare i suoi cittadini a continuare a rispettare le regole di distanziamento sociale nonostante i casi stiano diminuendo. La cancelliera ha spiegato che dopo il 7 marzo il parametro che guiderà il governo sarà l’incidenza: se l’incidenza scende sotto 35 casi ogni 100 000 abitanti e lì si mantiene per sette giorni consecutivi, allora i länder potranno decidere di riaprire gli esercizi commerciali sempre rispettando le regole di distanziamento (attualmente l’incidenza in Germania è intorno a 80 ogni 100 000 persone).

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La grande emergenza rimossa: la variante di Covid avanza ma noi non la cerchiamo

[pubblicato originariamente su Domani il 6 febbraio 2021]

  • A Corzano, un paese in provincia di Brescia di 1400 abitanti, sono state registrate 100 nuove infezioni al SARS-CoV-2 negli ultimi dieci giorni.
  • Il 27 gennaio il viceministro della salute Pierpaolo Sileri ha annunciato la nascita del Consorzio italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione di SARS-CoV-2
  • Anche la Francia si è trovata impreparata e sta elaborando un progetto nazionale di sorveglianza genomica in queste settimane. E intanto pensa a un nuovo lockdown.

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Nell’immagine di copertina: un vagone vuoto della metropolitana di Londra. Credit: mattbuck / Wikipedia . Licenza: CC BY-SA 2.0.

La sfida delle nuove varianti

[pubblicato originariamente su Scienza in rete il 22 gennaio 2021]

Una pandemia dentro la pandemia. Così Ewan Birney, direttore del prestigioso European Molecular Biology Laboratory, ha definito la diffusione della variante B.1.1.7 in una conversazione su Twitter. Dello stesso avviso è Adam Kucharski, epidemiologo alla London School of Hygiene and Tropical Medicine, che in un articolo a sua firma sul Financial Times ha spiegato quali sono i pericoli legati all’emergere di questa variante del SARS-CoV-2 e delle altre che sono state rilevate nelle ultime settimane.

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Letture per il finesettimana #17

[pubblicato originariamente su Scienza in rete il 22 gennaio 2021]

Buon venerdì,
questa settimana parliamo dei dati della NASA sul riscaldamento globale, della diversità sociale nelle grande école francesi, delle scoperte in fisica e astronomia che poi si rivelando infondate, della scienza che torna alla Casa Bianca, del desiderio di Tim Berners-Lee di riformare internet e diamo gli ultimi aggiornamenti su COVID-19. Buona lettura (per segnalare questa newsletter agli amici ecco il link per l’iscrizione)

1 Il 2020 a pari merito con il 2016 come hanno più caldo mai registrato I dati pubblicati la scorsa settimana dal NASA Goddard Institute for Space Studies confermano quelli del Copernicus Climate Change Service, arrivati due settimane fa. Secondo la NASA, la temperatura media globale nel 2020 è stata di 1,02°C superiore rispetto alla media registrata tra il 1950 e il 1980, statisticamente indistinguibile da quella del 2016. Gli ultimi sette anni mostrano quindi un trend in salita, che non è stato interrotto neanche dalla pandemia di COVID-19 che ha comportato sì una sostanziale riduzione delle emissioni. Oltre all’innalzamento delle temperature la NASA ha riportato gli eventi climatici estremi a essa legati, che nel 2020 sono stati particolarmente violenti: onde di calore, siccità e incendi [The New York Times]

2 In Francia la diversità sociale nelle università più prestigiose è ferma a dieci anni fa
Un’indagine, realizzata dall’Institut des politiques publiques, denuncia che nel 2016 nelle grande école, quelle che formano la classe dirigente francese, l’80% dei laureati vengono da famiglie ad alto reddito. Questo dato, che è rimasto sostanzialmente uguale a quello del 2006, va confrontato con quello demografico, che dice che questi ragazzi rappresentano solo il 23% della fascia di popolazione tra i 20 e i 24 anni. Al contrario, i figlio di operai e disoccupati, che rappresentano il 36% della stessa popolazione, sono solo il 5% dei laureati. Tra i motivi di questo divario la carenza di borse di studio, ma anche il minor tasso di domande che provengono dalle classi svantaggiate, i cui ragazzi o non conoscono le procedure di ammissione o pensano di non essere all’altezza [Le Monde]

3 In astronomia e fisica diverse scoperte presentate come sensazionali si sono poi rivelate infondate
È accaduto l’ultima volta a settembre del 2020, con l’annuncio della rilevazione di fosfina nell’atmosfera di Venere, da cui la possibilità che ci fossero micro organismi viventi sul pianeta. A metà novembre il risultato è stato rivisto dagli autori, su sollecitazione di alcuni colleghi, e la quantità di fosfina rilevata giudicata non statisticamente significativa. Era già successo con i neutrini più veloci della luce nel 2011, con l’Italia protagonista, ma anche con l’osservazione delle onde gravitazionali primordiali nel 2014, a sostegno della teoria dell’inflazione. Quali sono le dinamiche dietro questi episodi? Gli scienziati sono spinti a esagerare le loro conclusioni per veder proseguire i finanziamenti dei loro studi e i giornalisti sono a caccia di storie che colpiscano [Undark]

4 Il presidente dell’Office of Science and Technology Policy farà parte del gabinetto del Presidente
Biden ha nominato il genetista Eric Lander a capo dell’OSTP. Se il Senato accoglierà la richiesta di Biden, Lander sarà un componente del gabinetto del neo insediato presidente Biden. La decisione fa parte della volontà di Biden di portare la scienza vicina alla politica come non lo è mai stata finora. Lander è un genetista di fama mondiale, che ha co-diretto lo Human Genome Project e poi il Broad Institute. Insieme a Lander, Biden ha nominato la scienziata sociale Alondra Nelson dell’Institute for Advanced Studies di Princeton, responsabile per scienza e società dentro l’OSTP, un ruolo istituito per la prima volta. Infine due donne, Frances Arnold, premio Nobel per la chimica, e Maria Zuber, geofisica dell’MIT, presiederanno il President’s Council of Advisors on Science and Technology [The Guardian]

5 Tim Berners-Lee ha inventato il web 30 anni fa e ora vuole riportarlo dalla parte giusta della storia Tim Berners-Lee vuole riportare la sua invenzione sulla strada iniziale: quella di egalitarismo e condivisione del sapere. Il modello di business delle grandi aziende tecnologiche si basa sul fatto che gli utenti del web gli cedono la proprietà dei loro dati che vengono poi sfruttati in vari modi e da diverse aziende. Berners-Lee vuole riportare la proprietà dei dati nelle mani degli individui, tramite i PODS, personal online data stores. Per farlo ha fondato due startup, prima Solid e poi Inrupt, che hanno ricevuto 20 milioni di dollari in venture capital. Esistono diversi progetti pilota tra cui uno con il National Health Service britannico per la condivisione sicura di dati medici e non di pazienti colpiti da demenza per migliorare le loro cure [The New York Times]

6 Aggiornamenti COVID-19
×  Un focolaio della nuova variante #b1117 in una scuola primaria olandese a nord di Rotterdam, coinvolti anche numerosi bambini (nelle scuole primarie olandesi non è obbligatorio l’uso delle mascherine né per allievi né per insegnanti) [Science]
×  La maggiore contagiosità delle nuove varianti alza l’asticella della copertura vaccinale necessaria a raggiungere l’immunità di gregge. [The Conversation]
×  La memoria immunitaria contro SARS-CoV-2 portata dalle cellule B dura fino a sei mesi dopo l’infezione [Nature]
×  Regno Unito: Il 30% dei pazienti con COVID-19 ospedalizzati, sono stati ricoverati una seconda volta nei 3 mesi successivi alla dimissione [The Guardian]
×  Come aiutare coloro che hanno sintomi per mesi dopo aver contratto il COVID-19. Servono cliniche specializzate, prima di tutto [Knowable Magazine]
×  Il tempo che i bambini passano davanti allo schermo è aumentato in maniera preoccupante durante la pandemia [The New York Times]
×  A Oslo, l’istituto di salute pubblica ha modificato le sue raccomandazione riguardo la vaccinazione delle persone fragili dopo 33 decessi che potrebbero essere stati accelerati dagli effetti collaterali del vaccino [Le Monde]
×  Cosa sappiamo delle nuove varianti, una rassegna dei risultati scientifici [Le Monde]