Il machine learning migliora le previsioni meteo

[pubblicato su Scienza in rete il 13 novembre 2021]

Il sogno di Fenwick Cooper era quello di sviluppare un modello matematico per descrivere il moto turbolento dei fluidi, un problema sul quale i fisici si sono scervellati per cento anni. «Mi sono reso conto che non sarei stato io a scoprire questa nuova incredibile teoria». Così Cooper, che oggi collabora con lo European Centre for Medium-Range Weather Forecast (ECMWF), è sceso a compromessi e si è specializzato in modelli numerici della turbolenza, «questo è il percorso che mi ha portato a conoscere e impiegare sistemi di machine learning per descrivere la dinamica dell’atmosfera e degli oceani».

Cooper è l’autore di uno studio su come gli strumenti di machine learning potrebbero migliorare il sistema di previsioni integrato dell’ECMWF sulla temperatura dell’aria e la velocità del vento vicino alla superficie terrestre. Lo studio è stato finanziato al 50% dalla International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development (IFAB) con sede a Bologna ed è stato presentato per la prima volta lo scorso 9 novembre in un seminario online.

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Medicane: cosa ci aspetta col cambiamento climatico?

[pubblicato su Scienza in rete il 29 ottobre 2021]

Dopo aver provocato già tre vittime, una perturbazione con caratteristiche simili a quelle di un ciclone tropicale sta interessando la costa orientale della Sicilia e della Calabria. Da mezzanotte il lungomare di Catania è chiuso perché sono previste onde fino a 5 metri di altezza e venti fino a 120 chilometri orari.

Eventi di questo tipo vengono chiamati Medicane, da Mediterranean hurricane. «Si tratta di cicloni che possono manifestare caratteristiche differenti in fasi diverse del loro ciclo di vita. Infatti si possono identificare due fasi. La loro genesi è tipica dei cicloni extra-tropicali che si osservano frequentemente alle medie latitudini, ma in certe condizioni possono evolvere in fenomeni simili agli uragani che si sviluppano nelle fasce tropicali degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano», spiega Mario Marcello Miglietta, meteorologo dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR a Padova (uragani è il nome che viene dato ai cicloni tropicali sull’Atlantico).

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Acqua alta a Venezia: fino a quando basterà il MoSE?

[pubblicato su Scienza in rete il 10 settembre 2021]

Dopo quasi cinquant’anni dalla Legge Speciale per Venezia, approvata nel 1973 per definire gli interventi di salvaguardia della città in seguito alla tremenda alluvione del novembre 1966, il Modulo Sperimentale Elettromeccanico (MoSE) si appresta a entrare in funzione. I 78 pannelli mobili disposti sulle tre bocche di porto della Laguna di Venezia verranno azionati quando il livello dell’acqua supererà i 110 centimetri rispetto a un livello di riferimento chiamato Zero Mareografico di Punta Salute, all’ingresso del Canale della Giudecca. Questo non impedirà che Piazza San Marco si allaghi, trovandosi essa in una delle zone più basse del centro storico, circa 80 centimetri più in alto di Punta Salute. Il livello della pavimentazione cittadina è estremamente variabile, se si pensa che passeggiando vicino al Ponte di Rialto si è a circa 105 centimetri sopra Punta Salute, mentre alla stazione di Venezia Santa Lucia a 135 centimetri.

L’efficacia del MoSE nel proteggere Venezia dipenderà nel breve termine dalla capacità di prevedere il livello dell’acqua nella laguna con sufficiente precisione e anticipo, e nel lungo termine dall’impatto del cambiamento climatico.

Sono queste le domande cui ha provato a dare risposta una edizione speciale della rivista Natural Hazads and Earth System Sciences pubblicata la scorsa settimana, passando in rassegna le conoscenze scientifiche accumulate finora ed elaborandone una sintesi.

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Letture per il finesettimana #41

[pubblicato su Scienza in rete il 17 luglio 2021]

Buon sabato,
questa settimana parliamo delle alluvioni nel nordovest della Germania, di come la pandemia cambierà la scienza, del piano UE per la transizione ecologica, di un orologio che misuri l’età biologica a partire dallo stato infiammatorio, dei finanziamenti francesi per la scienza aperta e diamo gli ultimi aggiornamenti su Covid-19.
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1 Le alluvioni in Germania sono l’ennesimo segno che il cambiamento climatico intensifica la frequenza di eventi meteo estremi
Per stabilire quanto il cambiamento climatico sia responsabile delle terribili alluvioni che si sono abbattute sulla Germania nordoccidentale sarà necessario aspettare che i ricercatori analizzino i dati. Ma gli scienziati concordano che la tendenza è chiara: questo tipo di eventi saranno sempre più frequenti a causa del riscaldamento globale. Una prima ragione è che l’aumento delle temperature medie fa sì che l’atmosfera trattenga più umidità, aumentando l’intensità delle precipitazioni. La seconda ragione è che la diminuzione della differenza tra le temperature delle zone settentrionali e meridionali dell’emisfero nord rallenta le correnti d’aria negli strati alti dell’atmosfera e dunque i temporali si muovono più lentamente. Il temporale che ha causato le alluvioni dei giorni scorsi era praticamente stazionario. Questa seconda dinamica sarebbe anche uno dei fattori che ha scatenato l’onda di calore registrata nelle scorse settimane sulle coste occidentali di Stati Uniti e Canada. Tuttavia, nel caso delle alluvioni la topografia dei territori può fare la differenza. Nei Paesi Bassi l’impatto dei temporali è stato contenuto grazie agli interventi di abbassamento del letto dei fiumi effettuati negli anni Novanta [The New York Times]

2 La pandemia di Covid-19 cambierà la scienza? Ecco come è andata con le precedenti epidemie
Le epidemie del passato hanno lasciato tracce più o meno importanti nella ricerca medica e scientifica, nella gestione della sanità pubblica e anche nella comunicazione tra ricercatori. La peste bubbonica che colpì l’Europa a partire dagli anni Quaranta del milletrecento portò grandi cambiamenti, dall’istituzione dei registri di mortalità, alla redazione di trattati che descrivevano le manifestazioni della malattia e i potenziali trattamenti, fino alla costruzione di ospedali dedicati agli infetti dove isolarli dal resto della società, misure di distanziamento sociale e tracciamento dei contatti. L’epidemia di colera che colpì New York nel 1800 mise in luce il fatto che i più vulnerabili alla malattia erano coloro che vivevano nelle condizioni socioeconomiche più difficili e spinse a istituire un comitato metropolitano per la salute pubblica che di fatto fu il precursore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Al contrario, l’influenza spagnola venne come dimenticata, forse perché arrivata in coincidenza con la prima guerra mondiale. L’epidemia di HIV/AIDS invece generò grandi cambiamenti soprattutto riguardo all’accessibilità di farmaci sperimentali e questo soprattutto grazie ai pazienti-attivisti che seppero mobilitare l’opinione pubblica e fare pressione sulle istituzioni. Cosa succederà con Covid-19? [Science]

3 L’Unione Europea ha presentato il suo ambizioso piano per il clima
Mercoledì l’UE ha reso pubblico il pacchetto di misure denominato “Fit to 55” con cui traccia gli interventi necessari per rispettare l’obiettivo di riduzione delle emissioni su cui si è impegnata, ovvero arrivare nel 2030 a emettere il 55% in meno dell’anidride carbonica che emetteva nel 1990. Nei primi 30 anni trascorsi la riduzione ha raggiunto circa il 24%, dunque rispettare l’obiettivo è una sfida estremamente ambiziosa. L’Unione prevede di farcela inasprendo i limiti di emissione sul settore dei trasporti, di fatto bandendo la vendita di automobili a benzina e diesel dal 2035, tassando le compagnie aeree sulla base del carburante utilizzato, istituendo una tassa sulle importazioni di materiali come cemento, alluminio e fertilizzanti, richiedendo una crescita incisiva dell’energia prodotta da fonti rinnovabili in tutti i paesi membri e l’ammodernamento degli edifici per renderli più efficienti. Le misure graveranno su tutti i cittadini europei, prima di tutto con l’aumento delle bollette, e dunque richiedono grande attenzione verso i gruppi socioeconomici più vulnerabili [BBC]

4 Un orologio che misura l’età biologica sulla base del livello di infiammazione cronica
Si chiama iAge ed è stato sviluppato da un gruppo di ricercatori della Stanford University per misurare il livello di infiammazione e da questo prevedere la probabilità che si sviluppino patologie legate all’invecchiamento. Al cuore di iAge c’è un algoritmo di machine learning che è stato allenato sul database costruito analizzando i campioni di sangue raccolti dal 1000 Immunomes Project. Usando l’età anagrafica dei partecipanti e le loro condizioni di salute, l’algoritmo di machine learning ha individuato i biomarcatori più strettamente legati agli stati infiammatori. Questo approccio sembra più promettente di quello basato sull’analisi dei cambiamenti epigenetici del DNA sperimentato in passato e, inoltre, offrirebbe anche delle soluzioni per intervenire tramite farmaci anti-infiammatori mirati [Nature]

5 La Francia finanzia con 45 milioni di euro la scienza aperta
La ministra francese dell’università, ricerca e innovazione Frédérique Vidal ha annunciato il 6 luglio che il secondo piano quinquennale per la scienza aperta riceverà un finanziamento triplo rispetto al primo e pari a 45 milioni di euro. Il piano servirà a finanziare non solo la pubblicazione dei risultati di ricerca in formato open access, ma anche a favorire la condivisione di software e dati tramite l’iniziativa Software Heirtage [Le Monde]

6 Aggiornamenti COVID-19
×  La Tunisia in ginocchio per il Covid: la diaspora si mobilita [France Inter]
×  In Francia introdotto l’obbligo vaccinale per i sanitari, esteso il passaporto sanitario per l’ingresso in ristoranti, bar e treni a partire da agosto e annunciata la fine dei test PCR gratuiti dall’autunno. L’obiettivo è spingere alla vaccinazione completa quante più persone possibile per far fronte alla nuova ondata dei contagi guidata dalla diffusione della variante Delta [Le Monde]
×  In un summit online, i firmatari della lettera pubblicata la scorsa settimana su Lancet e indirizzata al governo britannico, hanno definito la decisione di rimuovere ogni restrizione da lunedì 19 luglio una minaccia per il mondo intero vista la centralità del paese nella rete dei trasporti internazionali [The Citizens]
×  Quanti bambini vanno incontro alla sindrome post Covid? Gli studi effettuati nel mondo indicano percentuali anche molto diverse fra loro, raffinare questa stima è pero fondamentale ora che l’incidenza dell’infezione sta aumentando tra i più giovani [Nature]
× In Italia l’incidenza settimanale del contagio è passata da 11 casi ogni 100 000 persone a 19 casi ogni 100 000 persone, con l’indice di riproduzione netto dell’epidemia che ha superato 1 in diverse regioni [Ministero della Salute]
× I dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità nel periodo dal 4 aprile all’11 luglio, indicano un’elevata efficacia del ciclo completo di vaccinazione nel proteggere dall’infezione sintomatica, l’ospedalizzazione e la morte in tutte le fasce d’età [Istituto Superiore di Sanità]

Letture per il finesettimana #39

[pubblicato su Scienza in rete il 3 luglio 2021]

Buon sabato,
questa settimana parliamo di batterie agli ioni di litio, dell’inquinamento da plastica, della decisione di lasciare il dottorato prima della fine, dell’ondata di calore in corso sulla costa nordoccidentale di Stati Uniti e Canada, del ruolo della scienza nell’origine dei pregiudizi razziali e diamo gli ultimi aggiornamenti su Covid-19. Buona lettura (per segnalare questa newsletter agli amici ecco il link per l’iscrizione)

1 Le batterie agli ioni di litio devono diventare più verdi e più etiche
Un futuro a basse emissioni di anidride carbonica si basa sulla possibilità di sfruttare batterie ricaricabili agli ioni di litio, già ampiamente utilizzate in laptop e smartphone, che saranno non solo il cuore pulsante dei veicoli elettrici ma anche elementi fondamentali per le reti elettriche basate su fonti rinnovabili. L’industria prevede che il loro mercato crescerà da 30 miliardi di dollari nel 2017 a 100 miliardi di dollari nel 2025. Ma questa crescita non è priva di costi, per le persone e per il pianeta. L’estrazione delle materie prime necessarie a costruire le batterie, principalmente litio e cobalto, richiede grandi quantità di energia e acqua. Inoltre, nelle miniere di estrazione non sono rispettati i diritti dei lavoratori né vengono offerte condizioni minime di sicurezza [Nature]

2 La minaccia globale dell’inquinamento della plastica
L’inquinamento da plastica che si accumula in un’area dell’ambiente è considerato “scarsamente reversibile” se i processi di mineralizzazione naturale che si verificano sono lenti e le soluzioni di bonifica ingegnerizzate non si dimostreranno efficaci e applicabili. I potenziali impatti dell’inquinamento da plastica scarsamente reversibile includono modifiche ai cicli del carbonio e dei nutrienti, cambiamenti di habitat all’interno di suoli, sedimenti ed ecosistemi acquatici, impatti biologici su specie in via di estinzione, ecotossicità e relativi impatti sociali. La risposta razionale alla minaccia globale posta dall’accumulo e dall’inquinamento da plastica consiste nel ridurne rapidamente la produzione attraverso la riduzione del consumo di materie plastiche vergini, insieme a strategie coordinate a livello internazionale per la gestione dei rifiuti [Science]

3 Si può lasciare il dottorato prima della fine
Durante il dottorato di ricerca, gli studenti affrontano spesso periodi di difficoltà che in alcuni casi sono così profondi da fargli considerare l’ipotesi di non portarlo a termine. Difficilmente prendono questa decisione per via di quella che nel campo delle scienze comportamentali viene chiamata sunk cost fallacy, la fallacia dei costi irrecuperabili. Spesso però non si confrontano questi costi con quelli ancora da sostenere per completare il percorso, non solo in termini di tempo ma anche in termini emotivi e psicologici. Abbandonare il dottorato prima di ottenere il titolo non è un fallimento e non se ne esci mai a mani vuote. Ciò che si è imparato su se stessi e sulle proprie aspirazioni e capacità può essere prezioso per cercare da subito il percorso più adatto a ciascuno, senza rimandare [Science]

4 Qual è il ruolo del cambiamento climatico nell’onda di calore che ha colpito la costa nordoccidentale di Stati Uniti e Canada? E come ne hanno parlato i media?
Meno di due settimane dopo l’eccezionale aumento delle temperature che ha colpito la California, costringendola a dichiarare lo stato di emergenza, una seconda onda di calore ha colpito la costa nordoccidentale di Stati Uniti e Canada, spingendo numerose città a chiudere le scuole, sospendere le campagne di vaccinazione contro Covid-19 e derogare alle misure di distanziamento sociale per permettere a coloro che non hanno aria condizionata a casa di rifugiarsi in centri pubblici raffreddati. Sono numerose le persone che si sono rivolte agli ospedali con patologie collegate al caldo. La scienza che studia come il cambiamento climatico influenzi gli eventi meteorologici estremi da decenni avverte che il riscaldamento globale avrebbe reso più frequenti, più intense e più lunghe le ondate di calore, e il gruppo dell’università di Oxford World Weather Attribution, guidato dalla climatologa Friederike Otto, presto pubblicherà uno studio su questa specifica ondata di calore. Tuttavia, mentre i grandi media, come Guardian, New York Times, Washington Post, Libération, hanno coperto i fatti di queste settimane facendo un chiaro riferimento al cambiamento climatico, i media locali e le televisioni lo hanno raramente nominato [Carbon Brief]

5 I pregiudizi razziali persistono perché la scienza ha provato a “dimostrarli” per due secoli
Nel libro Corps noirs et médecins blancs: La fabrique du préjugé racial, XIXe-XXe siècles, la storica e antropologa francese Delphine Peiretti-Courtis ripercorre l’evoluzione degli stereotipi razziali dal 1700 in poi individuandone l’origine nell’intreccio tra sviluppo delle conoscenze scientifiche e colonizzazione da parte degli stati europei, soprattutto in Africa. I medici hanno avuto una grande responsabilità nell’offrire una spiegazione scientifica a questi stereotipi che ancora alimentano i pregiudizi di oggi. Le Monde la ha intervistata [Le Monde]

6 Aggiornamenti COVID-19
×  Giovedì il comitato sulle vaccinazioni tedesco STIKO ha emesso un nuovo parere sulla vaccinazione eterologa consigliando che a tutti coloro che hanno ricevuto la prima dose del vaccino di AstraZeneca venga somministrato Pfizer/BioNTech o Moderna per la seconda dose [Süddeutsche Zeitung]
×  La decisione arriva dopo la pubblicazione, in pre-print, dei risultati dello studio britannico COM-COV che ha confrontato la risposta immunitaria prodotta in seguito alla combinazione di AstraZeneca e Pfizer/BioNTech rispetto a quella ottenuta con due dosi di AstraZeneca. Lo studio ha riguardato 850 persone e si somma ai risultati di altri due studi, uno realizzato in Spagna su 663 soggetti e uno in Germania su 250 soggetti [Nature]
×  Tre fatti per spiegare il pericolo posto dalla variante Delta. Primo: i vaccini (due dosi) offrono ancora un’ottima protezione contro le varianti. Secondo: i non vaccinati sono il bacino di diffusione della Delta. Terzo: più lasciamo correre il virus tra i non vaccinati, più rischiamo che il primo fatto non sia più vero [The Atlantic]
×  In Israele, dove il contagio è nuovamente in crescita a causa della progressiva diffusione della più trasmissibile variante Delta, i nuovi casi diagnosticati sono rappresentati al 40% da persone completamente vaccinate. È una buona notizia [Le Monde]
×  Nuova indagine rapida sulle varianti condotta da Istituto Superiore di Sanità e Fondazione Bruno Kessler: al 22 giungo e a livello nazionale la variante Alpha rappresenta il 58% dei nuovi casi diagnosticati (il 22 maggio era l’88%) e la variante Delta il 23%. C’è però una forte variabilità a livello regionale [Istituto Superiore di Sanità]
×  Le regole per l’ingresso nei paesi dell’Unione Europea di viaggiatori provenienti dal Regno Unito si complicano. Il green pass (EU Digital COVID Certificate) è concesso solo a chi ha ricevuto i vaccini approvati da EMA e 5 milioni di residenti nel Regno Unito hanno ricevuto Covishield, vaccino chimicamente identico ad AstraZeneca ma prodotto dal Serum Institute of India e non ancora autorizzato da EMA. Nel frattempo, i paesi europei, nel tentativo di contenere la diffusione della variante Delta, procedono in ordine sparso sulle regole per i viaggiatori provenienti dal Regno Unito, alcuni imponendo quarantene all’arrivo a meno di non aver ricevuto due dosi di vaccino. Lunedì la Germania aveva chiesto ad altri paesi europei di seguire il suo esempio e reintrodurre la quarantena all’arrivo dal Regno Unito. I toni si sono ammorbiditi ieri durante l’incontro della cancelliera Merkel con il primo ministro Johnson [BBC]
×  Una delle cause principali dell’aumento del contagio osservato nell’autunno del 2020 in Europa è stata la mobilità estiva all’interno dell’Unione. Un nuovo studio pubblicato su Nature [Le Monde]
×  Tre studi, un risultato: i vaccini possono portarci fuori dalla pandemia poiché l’immunità che conferiscono è di lunga durata. Almeno contro le varianti che conosciamo oggi [The New York Times]

Letture per il finesettimana #31

[pubblicato su Scienza in rete il 10 maggio 2021]

Buon lunedì,
questa settimana parliamo dei fossili di Neanderthal trovati al Circeo, delle ondate di calore negli oceani, di Chernobyl, di xkcd e le pubblicazioni scientifiche, della sorveglianza sugli Uiguri e diamo gli ultimi aggiornamenti su Covid-19. Buona lettura (per segnalare questa newsletter agli amici ecco il link per l’iscrizione)

1 Ritrovati i resti fossili di nove Neanderthal in una grotta a San Felice Circeo
Si tratta della grotta Guattari, vicina a quello che un tempo fu l’Hotel Guattari, dove nel 1939 alcuni operai scoprirono per caso i resti di un cranio di Neanderthal con un foro su una tempia. È tutt’oggi uno dei crani di Neanderthal meglio conservati al mondo. Al momento della sua scoperta, il paleontologo Alberto Carlo Blanc ipotizzò che il foro indicasse che gli ominidi praticavano il cannibalismo rituale. Ma il nuovo ritrovamento, da parte della soprintendenza archeologica delle province di Latina e Frosinone in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, smonta definitivamente questa ipotesi: nella grotta sono stati infatti scoperti anche i resti di alcune iene che avrebbero mangiato le ossa dei Neanderthal, probabilmente morti per altre cause. L’amministrazione comunale ora vorrebbe acquistare il vecchio albergo in vendita per costruire un centro europeo per lo studio dei Neanderthal [The New York Times]

2 Le onde di calore marine sono sempre più frequenti e durano più a lungo
Ancora non c’è una definizione chiara, ma gli scienziati sono d’accordo che un aumento della temperatura degli strati superficiali delle acque è alla base di una serie di eventi osservati negli ultimi decenni in cui la fauna marina di alcune zone è stata devastata. Nel 2011 le coste dell’Australia occidentale vennero invase da pesci morti. Dal 2013 al 2016 le acque dell’Oceano Pacifico vicino alla costa occidentale del Nord America vennero colpite da un’ondata di calore, che fece morire prima il fitoplancton, poi i salmoni reali e infine gli uccelli marini che se ne cibavano. È stato dimostrato che periodi prolungati di alta pressione e correnti marine profonde hanno causato diversi di questi fenomeni, ma è necessario proseguire gli studi, in particolare raccogliendo più dati su ciò che accade negli strati più profondi. Su una cosa concordano tutti gli esperti: il cambiamento climatico renderà le onde di calore marine sempre più frequenti e prolungate [Nature]

3 A Cherbobyl, reazioni nucleari covano sotto le macerie di uno dei reattori distrutti nell’incidente
Nel 2016, il reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl venne coperto da una struttura ideata per confinare le radiazioni nucleari e proteggere le rovine dalla pioggia. L’acqua può infatti funzionare da moderatore di neutroni, cioè rallentarli, aumentando così la probabilità che possano innescare la reazione di fissione nucleare nell’uranio ancora presente nelle stanze più basse del reattore. Da allora i rilevatori che conteggiano i neutroni non avevano più riportato aumenti, fino a qualche tempo fa. I conteggi nella stanza 305/2 continuano infatti ad aumentare, seppure lentamente. L’ipotesi dei ricercatori dell’Institute for Safety Problems of Nuclear Power Plants di Kiev, ipotizzano che man mano che i materiali contenenti uranio si asciugano i neutroni diventano più efficaci nell’innescare le reazioni di fissione. Gestire questo problema non sarà facile, perché le radiazioni in quella zona sono troppo intense per permettere agli operatori di avvicinarsi a installare nuovi sensori. Un’idea è quella di costruire un robot che possa sopportare le radiazioni e possa inserire nei materiali contenenti uranio delle barre di carburo di boro che rallentino la fissione [Science]

4 Le vignette di xkcd hanno aperto il dibattito sulle pratiche della ricerca scientifica
Alla fine di aprile, Randall Munroe, l’ideatore e disegnatore del fumetto online satirico xkcd, ha pubblicato una striscia in cui elencava le domande che più spesso motivano le pubblicazioni scientifiche. In breve tempo, diversi gruppi hanno riadattato le vignette per descrivere la dinamica nella loro area scientifica, dall’epidemiologia alla sociologia. Il messaggio comune è che il sistema di incentivi che è stato costruito spinge a pubblicare con un ritmo elevatissimo, magari spezzettando in più articoli i risultati di un unico esperimento o esagerando le conclusioni degli studi. La pandemia di Covid-19 ha esacerbato questa tendenza [The Atlantic]

5 Una falla nel sistema operativo degli iPhone sfruttata dal governo cinese contro gli Uiguri
Dal 2018 gli hacker cinesi non possono più partecipare alle competizioni organizzate all’estero. Più o meno nello stesso periodo è stata istituita una competizione tutta cinese, la Tianfu Cup, e a novembre del 2018 si è tenuta la prima edizione. In quell’occasione la Tianfu Cup è stata assegnata a un hacker cinese che ha scoperto una vulnerabilità nel sistema operativo degli iPhone che poteva essere sfruttata dal browser Safari. Tuttavia, prima che Apple rendesse disponibile, a gennaio del 2019, l’aggiornamento del sistema per correggere la falla, il codice dell’hacking era finito nelle mani del governo cinese che lo aveva utilizzato per spiare la minoranza musulmana degli Uiguri, che sottopone da anni a torture, abusi e discriminazioni. A scoprirlo un team di Google nell’agosto del 2019 [MIT Technology Review]

6 Aggiornamenti COVID-19
×  Un terzo richiamo del vaccino di Moderna sembra essere efficace contro le varianti preoccupanti, quelle emerse in Sud Africa, B.1.351, e Brasile, P.1. Il richiamo ad hoc per la variante B.1.351 offre una protezione ancora maggiore contro questa variante. Si tratta dei risulti preliminari delle prime fasi degli studi clinici [The New York Times]
×  Uno studio condotto in Qatar, ha dimostrato che il vaccino di Pfizer/BioNTech è altamente efficace nell’evitare infezioni sintomatiche dovute alla variante B.1.351 [Nature]
×  Solidarity, lo studio clinico internazionale promosso dall’OMS, testerà tre nuovi farmaci sui pazienti ospedalizzati [Nature]
×  Il vaccino Johnson & Johnson negli Stati Uniti viene percepito come vaccino di “serie B”. Per ricostruire la sua reputazione presso i cittadini, bisogna riconoscere i “difetti” del vaccino, non negarli, e dare ascolto alle preoccupazioni delle persone [The Atlantic]
×  La Germania somministrerà AstraZeneca a tutti gli adulti e non più solo agli over 60. Il Regno Unito, invece, offrirà un vaccino alternativo agli under 40 e non più solo agli under 30. Queste decisioni rispecchiano le diverse situazioni epidemiologiche dei due paesi [Reuters]
×  L’amministrazione Biden ha intenzione di avviare una negoziazione con la World Trade Organization per sospendere temporaneamente la proprietà intellettuale sui brevetti dei vaccini contro Covid-19 [Vox]
×  Dal summit di Porto i leader europei hanno risposto chiedendo a USA e Regno Unito di eliminare prima di tutto il blocco alle esportazione dei vaccini [Politico EU]
×  La campagna di test autosomministrati nei licei francesi dovrebbe partire il 10 maggio, ma in molti casi le scuole non hanno ancora ricevuto i kit [Le Monde]
×  Il ruolo dei test antigenici rapidi nel contenimento dell’epidemia: il caso della Slovacchia [Science] e quello del Regno Unito [The Lancet]