Le notizie di scienza della settimana #6

[pubblicato originariamente su Scienza in rete il 14 febbraio 2017]

I CONTROVERSI TEST PISA

Credit: Jori Bolton per Education Week.

Nel maggio del 2014 un gruppo di accademici, principalmente britannici, statunitensi e australiani, indirizzò una lettera ad Andreas Schleicher, direttore del Programme for International Student Assessment dell’OCSE. La lettera esprimeva preoccupazione sulle conseguenze negative dei test PISA, giunti al tredicesimo anno di applicazione. [The Guardian; lettera ad Andreas Schleicher]

I risultati dei test PISA effettuati nel 2015, gli ultimi disponibili, sono stati presentati il 6 dicembre scorso in occasione del PISA Day. Ecco una mappa che li riassume. [OECD web site; PISA 2015 Data Map]

Elena Rinaldi analizza gli effetti dei test PISA per le politiche dell’istruzione. Si sofferma in particolare sui limiti di questi test nel valutare le competenze matematiche e scientifiche, adottando un modello fortemente influenzato dalla didattica nord europea. [Scienza in Rete; Elena Rinaldi]

David Spiegelhalter, statistico e titolare della cattedra di Public Understanding of Science all’Università di Cambridge, passa in rassegna gli aspetti statistici dei test PISA che destano maggiore perplessità. [StatsLife; David Spiegelhalter]

NUCLEARE: ARMAMENTI ED ENERGIA

Domenica 12 febbraio a Seoul, Corea del Sud. Cittadini guardano un servizio sul test missilistico in Corea del Nord. Credit: Kim Hee-Chul/European Pressphoto Agency.

Domenica scorsa il regime di Pyongyang ha dichiarato di aver effettuato con successo il test di un missile balistico a medio raggio capace di trasportare una testata nucleare. L’annuncio di Kim Jong-un appare come il primo messaggio rivolto al Presidente Trump, proprio durante la prima visita ufficiale del primo ministro giapponese Shinzo Abe. [CNN; Steve Almasy e Joshua Berlinger]

Le ultime sanzioni imposte dall’ONU alla Corea del Nord nel novembre 2016 sono state inefficaci nel contenere il pericolo rappresentato dal nucleare nord-coreano, soprattutto a causa del ruolo ambiguo della Cina. Serve un nuovo approccio. [The Conversation; Lully Miura]

Il 30 gennaio scorso anche l’Iran ha effettuato un test missilistico. Secondo il ministro degli esteri iraniano, l’esperimento non viola l’accordo sul nucleare firmato nel 2015 con Barack Obama. Ma i rapporti tra i due Stati si stanno incrinando, in particolare in seguito all’ordine esecutivo di Trump che ha bloccato per alcuni giorni gli arrivi da sette paesi a maggioranza musulmana. [The New York Times; Thomas Erdbrink]

Il 26 gennaio il comitato scientifico del Bulletin of the Atomic Scientists ha spostato 30 secondi in avanti le lancette dell’orologio atomico, che segna il tempo rimanente prima dell’autodistruzione. A causare questa decisione, senza precedenti nei 70 anni di storia del Bulletin, sono state le dichiarazioni di Trump sul nucleare e sul cambimento climatico. [Bulletin of the Atomic Scientists; Press Release]

Alessandro Pascolini, professore di fisica teorica all’Università di Padova, commenta la decisione di spostare in avanti le lancette del Doomsday clock. [Scienza in Rete; Alessandro Pascolini]

La visone di Trump sul cambiamento climatico spinge l’industria nucleare a cambiare strategia per ottenere i finanziamenti governativi necessari al rinnovamento dei reattori più datati. [EE News; Hannah Northey]

La mattina di giovedì 9 febbraio un incendio è divampato nella sala macchine della centrale nucleare di Flamanville, sulla costa della Bassa Normandia. L’incidente riaccende il dibattito europeo sull’opportunità di produrre massivamente energia da fonti nucleari e accade durante i lavori di ammodernamento del reattore francese. [Ars Technica; Megan Geuss]

SE I GHIACCI POLARI SI SCIOLGONO

Immagine della frattura sulla piattaforma antartica Larsen C, 2016. Credit: Microsoft Corporation Earthstar Geographics per il New York Times.

Larsen C, la parte più meridionale della piattaforma di ghiaccio situata lungo la costa orientale della penisola Antartica, ha una frattura che da dicembre si estende a grande velocità. Particolarmente sensibile all’aumento delle temperature, la frattura progredisce ogni giorno della lunghezza di cinque campi da calcio e oggi misura 160 km di lunghezza e in alcuni punti è larga oltre 3 km. I ricercatori del Progetto MIDAS temono che quando la frattura sarà completa comprometterà la stabilità dell’intera piattaforma. [The New York Times; Jugal K. Patel]

Le temperature continuano a essere alte al Polo Nord. Il fisico Steven Desch e i suoi collaboratori dell’Università dell’Arizona hanno proposto di ripristinare la superficie ghiacciata dell’Artico installando 10 milioni di pompe alimentate dal vento. Un piano un po’ bizzarro che costerebbe 400 miliardi di sterline. [The Guardian; Robin McKie]

Scienza in Rete si è già occupata delle temperature eccezionalmente alte registrate nella regione artica nei mesi di novembre e dicembre 2016 e del conseguente scioglimento dei ghiacci. [Scienza in rete; Tania Salandin]

La prospettiva di estati artiche ice-free entro il 2030 spinge gli scienziati a progettare strategie di adattamento per le comunità che abitano nella regione e il cui sostentamento è garantito dall’allevamento di animali a rischio. [Nature; Julia Rosen]

La spaventosa matematica dell’Antropocene: come schematizzare l’evoluzione del nostro pianeta in questa nuova era. [The Conversation; Owen Gaffney e Will Steffen]

ETICA DELLA SCIENZA / POLITICA DELLA RICERCA

Illustrazione di Chiara Sabelli.

La senatrice a vita Elena Cattaneo ha replicato dalle pagine del Corriere della Sera all’articolo apparso lunedì scorso sullo stesso giornale a firma di Massimo Sideri. Afferma la senatrice: “sostenere che le università e gli enti di ricerca pubblici italiani, che ogni giorno piangerebbero miseria, hanno accesso ad un «tesoro segreto» di 4,5 miliardi di euro, costituito dalla liquidità disponibile nei loro conti bancari, è fuorviante. Il dato della liquidità di ciascun ente è privo di senso se non si specifica se, e in che misura, essa sia già impegnata per progetti di ricerca e se — ad esempio — non vadano sottratti gli accantonamenti obbligatori per legge.” [Corriere della Sera 8 febbraio 2017; Elena Cattaneo]

Sullo stesso argomento la senatrice ha riferito in Senato. Ecco il verbale della seduta. [Senato; Resoconto stenografico della seduta 757a seduta pubblica mercoledì 8 febbario, pp. 52,53]

Qui disponibili i link ai bilanci degli enti pubblici per la ricerca italiani per l’anno 2015. [Scienza in Rete; Redazione]

Durante l’incontro che si è tenuto ieri presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Roma, Massimo Inguscio, presidente del CNR, ha lanciato un appello affinché i tagli alla spesa pubblica non interessino il settore della ricerca. Al suo appello si è unito il presidente della CRUI, la conferenza dei rettori. I tagli a univeristà ed enti di ricerca pubblici dal 2008 a oggi ammonterebbe a 1.3 miliardi di euro. [Il Sole 24 Ore; Marzio Bartoloni]

Sbloccate le assunzioni dei ricercatori precari dell’Istituto Superiore di Sanità. Pronto l’emendamento che renderà possibili le prime 230 assunzioni. Si tratta di ricercatori che lavorano all’ISS con contratti precari da oltre 10 anni e spesso in posizioni chiave. [Ansa.it Salute e Benessere; Manuela Correra]

Gran parte del finanziamento destinato all’ISS viene speso in stipendi e per la ricerca ci si affida massicciamente a lavoratori precari. La testimonianza di Paola Fattibene e Giuseppe Traversa, rappresentanti dei ricercatori nel Comitato scientifico dell’ISS. [Scienza in Rete; Paola Fattibene e Giuseppe Traversa]

L’8 febbraio scorso la Camera dei Comuni ha approvato il disegno di legge che permette di invocare l’articolo 50 e avviare la Brexit. L’accademia britannica ha costruito molto grazie alla rete di collaborazioni scientifiche promosse dall’Unione Europea. Cosa succederà ora alla scienza e alla formazione universitaria in UK? Servirebbe una “intelligent Brexit”. Ai ricercatori e studenti stranieri sarebbe riservato un trattamento diverso: più facilità nell’ottenere visti e status speciali. Ma questa soluzione è percorribile ed equa? [LSE Impact Blog; Anne Corbett e Claire Gordon]

Il candidato socialista alle presidenziali francesi, Emmanuel Macron, ha invitato i climatologi che lavorano negli Stati Uniti minacciati dalle posizioni di Trump a trasferirsi in Francia. [Science; Martin Enserink]

Il sistema universitario americano rende la vita difficile ai first-generation college student, studenti che non hanno laureati in famiglia e che provengono da classi sociali più disagiate. Oggi su Science la testimonianza di Curtis D Holder, oggi direttore del dipartimento di studi ambientali della University of Colorado Springs. [Science; Curtis D. Holder]

Il 3% degli studenti universitari soffre di disturbi dello spettro autistico e le università si stanno impegnando per soddisfare le loro esigenze. Ma crescente è anche il numero degli accademici che soffrono di questi disturbi. Uno studio si concentra sulla loro esperienza di ricercatori e docenti. [The Conversation; Margaret Prior]

MISCELLANEA

Antro della Sibilla Cumana. Credit: Sergio Cima.

Sergio Cima racconta una “faticosa” giornata a Cuma, in visita al famoso antro della Sibilla. Per riflettere, con un sorriso, sul fatto che è ora di valorizzare il nostro patrimonio culturale. [Scienza in Rete; Sergio Cima]

Un anno fa, l’11 febbraio 2016, l’interferometro LIGO rilevava per la prima volta le onde gravitazionali. VIRGO, il cugino italiano, in quell’occasione mancò la scoperta, perché in fase di aggiornamento. Ma ora è pronto a tornare in funzione. [Le Scienze; Davide Castelvecchi]

Sapremo mai cosa costitutisce la materia oscura? Dopo dieci anni di ricerche di questo materiale elusivo, non siamo ancora capaci di osservarlo direttamente. [Nautillus; Joseph Silk]

Il 7 febbraio scorso è morto, all’età di 68 anni, Hans Rosling, medico e statistico svedese che ha saputo comunicare in maniera innovativa i dati relativi allo sviluppo. È stato uno degli ideatori di Gapminder, la fondazione svedese che promuove l’uso e la comprensione della statistica per raggiungere uno sviluppo sostenibile. Amava definirsi un edutainer. [The Guardian; Karen McVeigh]

Il Muslim Ban minaccia il sistema sanitario americano. Ecco come in tre tabelle. [Vox; Julia Belluz e Sarah Frostenson]

L’Institute for safe medication practice, un’organizzazione no profit con sede in Pennsylvania, ha condotto uno studio sugli effetti collaterali di nove tra i più diffusi farmaci per l’epatite C. Anche se si tratta di uno studio preliminare, gli esperti sostengono che i risultati dovrebbero essere presi seriamente in considerazione. [The New York Times; Denise Grady]

Tra i farmaci sotto osservazione ci sono anche i due prodotti dalla Gilead: Sovaldi e Harvoni. Il Sovaldi viene venduto a 1000 dollari a pillola. L’annuncio del prezzo di questo farmaco nel 2014 generò un acceso dibattito, che continua tuttora. [The Upshot – The New York Times; Margot Sanger-Katz]

Le notizie di scienza della settimana #5

[pubblicato originariamente su Scienza in rete il 7 febbraio 2017]

LA RICERCA COME VOLANO DELLA RICOSTRUZIONE DOPO UN DISASTRO NATURALE

L’esterno del Gran Sasso Science Institute a L’Aquila. Credit: GSSI.

Il 18 gennaio scorso la terra ha tremato ancora nel centro Italia. Tre scosse di magnitudo superiore a 5 si sono susseguite nella mattinata tra le 10.25 e le 11.25, colpendo le zone già provate dal maltempo e dalle scosse di agosto e novembre. [Valigia Blu; Redazione]

Il Gran Sasso Science Institute all’Aquila è un progetto promettente, che ha già portato molti benefici ai territori colpiti dal terremoto del 2009: domanda abitativa, open data sulla ricostruzione, iniziative culturali. Ma affinché il GSSI prosegua su questa strada è necessario che le istituzioni sul territorio siano preparate a gestire l’emergenza e a mettere in atto norme per convivere col rischio sismico.La storia dell’istituto dalla fondazione fino alle scosse del 18 gennaio scorso. [Scienza in Rete; Chiara Sabelli]

Roberto Aloisio, astrofisico ricercatore del GSSI, è il coordinatore del progetto “OpenData Ricostruzione”, che raccoglie e rende disponibili online i dati sugli investimenti in ricostruzione (soprattutto privata) all’Aquila in seguito al terremoto del 2009. Il portale è stato reso pubblico il 19 dicembre scorso. [Corriere della Sera; Sergio Rizzo]

L’uragano Katrina, che colpì New Orleans nel 2005, ha mostrato come la disponibilità e l’accessibilità dei dati ai cittadini sia un elemento indispensabile per promuovere iniziative di rinascita dal basso. Da questa esperienza è nato data.gov e data.nola.gov. Denice Ross, Presidential Innovation Fellow durante la presidenza Obama, lo ha raccontato su Medium. [Medium; Denice Ross]

LA SETTIMANA DEL DARWIN DAY

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Al via la settimana che celebra l’anniversario della nascita di Charles Darwin, avvenuta il 12 febbraio 1809. Numerosi gli eventi in tutto il mondo e in Italia. [darwinday.orgPikaia.eu, Andrea Romano]

Scienza in Rete seguirà gli eventi in programmazione a Milano, presso il Museo di Storia Naturale. L’appuntamento milanese sarà dedicato alla simbiosi. [Pikaia.eu; Redazione]

Ma che posto occupa la simbiosi nella teoria dell’evoluzione? Marco Ferraguti, biologo dell’evoluzione all’Università degli Studi di Milano, racconta una storia a tratti controversa. [Scienza in Rete; Marco Ferraguti]

Il ritratto di Lynn Margulis realizzato da Nature. [Nature; James A. Lake]

LA SCIENZA IN MARCIA CONTRO TRUMP

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Ritratto di Terence Tao, medaglia Fields 2006. Credit: Graeme Mitchell per il New York Times. [Science News; Catherine Matacic]

Continuano le iniziative, di società scientifiche o di singoli scienziati, contro il MuslimBan di Trump (ora sospeso). Tra queste spicca quella del matematico Terence Tao, vincitore della Medaglia Fields nel 2006, ha aperto un dialogo sul suo blog riguardo all’impatto che il MuslimBan avrà sulla matematica, un’attività che definisce transnazionale. Già molto numerosi le testimonianze di studenti e post-doc: sarà difficile ricostruire la fiducia [terrytao.wordpress; Terence Tao]

Chi è Terence Tao? Ecco il ritratto del New York Times. [New York Times; Garteh Cook]

Nel frattempo si è aperto un dibattito su che ruolo abbia avuto l’analisi dei dati degli utenti Facebook nella vittoria di Trump, realizzata dalla società Cambridge Analytica. [Motherboard; Hannes Grassegger and Mikael Krogerus]

Tuttavia, Cathy O’Neil ex-analista di Wall Street e adesso impegnata sul fronte dell’equità degli algortimi sociali, non pensa che le tecniche utilizzate dal team di Trump abbiano fatto veramente la differenza. [Bloomberg; Cathy O’Neil]

Un gruppo di fisici statistici della City University di New York avevano formulato una previsione sull’esito delle elezioni presidenziali analizzando i dati di Twitter, ma avevano fallito. Al di la’ delle questioni tecniche sull’algoritmo di analisi, la presenza dei bot e cosìvia, la scarsa affidabilità del modello potrebbe essere dovuta a un fatto più semplice: i sostenitori di Trump non sono attivi su Twitter. [Science; John Bohannon]

ETICA DELLA SCIENZA / POLITICA DELLA RICERCA

Immagine del gaokao, l’esame di ingresso all’università in Cina.

Mai il mondo ha studiato così tanto: oggi gli studenti universitari sono poco meno di 200 milioni. Gli atenei sono ormai istituzioni di un mondo globale e tra di essi sta aumentando sia la competizione che la collaborazione. Pietro Greco racconta i numeri della globalizzazione della conoscenza. [Scienza in Rete; Pietro Greco]

Dal cervello alla mente. Storia dello Human Brain Project, l’ambizioso progetto europeo con l’obiettivo di simulare il cervello umano al computer. [Il Tascabile; Nicola Nosengo]

Chi pubblicherà la prossima scoperta? Chi vincerà il finanziamento? Chi otterrà una posizione stabile nell’università? La scienza di prevedere la scienza raccontata sul nuovo numero di Science, tutto dedicato alle previsioni. [Science; Aaron Clauset, Daniel B. Larremore, Roberta Sinatra]

Ammonterebbero a 4,5 miliardi di euro “le disponibilità liquide che a vario titolo, in parte vincolate e in parte pienamente disponibili, gli enti di ricerca e le università pubbliche segnalano nei propri bilanci”. Resta da capire l’effettiva spendibilità di questi accantonamenti da parte dei vari enti, cosa che probabilmente si chiarirà nei prossimi giorni dagli immancabili interventi sulla stampa su questo caso. [Corriere della Sera 6 febbraio 2017 “Il tesoro segreto da 4,5 miliardi (che la ricerca utilizza poco)”; Massimo Sideri]

MISCELLANEA

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In Europa il cambiamentoclimatico avrà impatti diversi a seconda delle zone. Questo è quanto emerge dal rapporto 2016 dell’ European Environment Agency. L’Europa meridionale e sud-orientale sembrano essere le zone più vulnerabili: sempre più frequenti le ondate di calore, diminuzione delle precipitazioni e maggiore rischio di incendi boschivi. Fondamentali le politiche di #adattamento. [Climalteranti; Redazione]

Anziani con demenza assistiti da #robot. Un’assistenza in molti casi necessaria, ma attenzione: c’è il rischio di ridurre ulteriormente la loro autonomia e violare la loro privacy. La riflessione su The Conversation [The Conversation; Nola Ries e Taro Sugihara]

Gli algoritmi chiamati Neural Network apprendono dei compiti basandosi sull’analisi di grandi quantità di dati. Ma in molti sensi rimangono delle scatole nere, secondo gli stessi ricercatori che li programmano. Una riflessione sul futuro di questo tipo di intelligenza artificiale. [Wired; Cade Metz]

Dal 3 al 5 maggio prossimo il Gran Sasso Science Institute dell’Aquila ospiterà un incontro sulla cultura dell’incertezza aperto a giornalisti e cittadini. Qui i dettagli per iscriversi. [GSSI Seminars]

Le notizie di scienza della settimana #4

[pubblicato originariamente su Scienza in rete il 1 febbraio 2017]

LA SCIENZA IN MARCIA CONTRO TRUMP

March for Science, sito ufficiale dell’evento http://www.scientistsmarchonwashington.com/. Immagine presa da Affinity Magazine. Credit: Jessica Kovalick.

Le nomine ai vertici della Environmental Protection Agency (EPA), dello US Department of Agricolture (USDA) e dei CDC da parte di Trump, è stata seguita dall’ordine di non comunicare impartito a tutti i ricercatori di queste agenzie governative. E questa è solo la prima settimana. [Vox; Brian Resnick e Julia Belluz]

Le reazioni degli scienziati di tutto il mondo allo “shut-down” voluto da Trump non sono tardate ad arrivare. In particolare Joel Shcwartz, professore di epidemiologia ambientale alla Harvard T.H. Chan School of Public Health, ha commentato la nomina di Scott Pruitt al vertice EPA dalle pagine di Epidemiology. Luca Carra fa il punto con un’intervista a Fabrizio Bianchi, epidemiologo del CNR. [Scienza in Rete; Luca Carra]

Dopo le nomine delle agenzie governative è arrivato il Muslim Ban, l’ordine del presidente Trump di limitare gli ingressi negli Usa di cittadini da sette Paesi a maggioranza musulmana. Il Muslim Ban ha colpito anche la comunità degli scienziati USA. Ecco alcune delle loro storie. [Nature; Lauren Morello e Sara Reardon] [Vox; Sarah Kliff]

Gli scienziati si mobilitano e dopo Dopo la “Women’s March” si prepara la March for Science [Vox; Brian Resnick]

Nell’era Trump anche i giornalisti scientifici devono rivedere il loro modo di comunicare: prestare maggiore attenzione ai fattori non-scientifici che influenzano le persone e tenere presente che gli scienziati, nonostante i loro sforzi, non sono mai completamente oggettivi. [Undark; Rachel Gross]

LA SOTTO-OCCUPAZIONE DIMINUISCE L’ASPETTATIVA DI VITA

Dal film ‘I, Daniel Blake’ di Ken Loach, 2016. Credit: Arenapal

Pubblicato oggi un importante risultato del progetto LIFEPATH su The Lancet. Il progetto studia i meccanismi biologici attraverso i quali le condizioni socioeconomiche influenzano la salute. In particolare i ricercatori di LIFEPATH hanno trovato che, in media, la sotto-occupazione diminuisce l’aspettativa di vita di una persona di circa 2 anni. [Scienza in Rete, Michele Bellone]

Il risultato pubblicato su The Lancet si inscrive nel quadro più ampio delle disuguaglianze di salute, il tema al centro del libro di Micheal Marmot, di cui Paolo Vineis ha scritto per Scienza in Rete [Scienza in Rete; Paolo Vineis]

Editoriale Di Vico corriere della sera. Tra gli effetti della globalizzazione uno dei più evidenti è l’inasprirsi delle disuguaglianze sociali. Ma la mappa delle disuguaglianze e delle contraddizioni sociali è assai variegata. Per questo motivo, secondo Dario Di Vico, la retorica sui «vinti» deve lasciar spazio a una ricognizione puntuale e all’individuazione di policy su misura. [Corriere della Sera; Dario Di Vico]

Dove vivi determina molto della tua vita. Una storia americana. [Vox; Alvin Chang]

INQUINAMENTO ATMOSFERICO E SALUTE: FACCIAMO IL PUNTO

Record nel livello di inquinamento dell’aria a Pechino il 29 novembre scorso. Credit: Rolex Dela Pena EPA.

Il particolato sottile immesso nell’atmosfera dai mezzi di trasporto e dalle centrali di produzione dell’energia non danneggia solo i nostri polmoni, ma anche il nostro cervello. [Science; Emily Underwood]

Tra i primi studi a mostrare gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulle nostre capacità cognitive è stato condotto su un gruppo di cani e successivamente di bambini a Città del Messico. [Brain and Cognition; Lilian Calderón-Garcidueñas et al.]

In occasione del convegno “Respirami, Air Pollution and our Health”, svoltosi a Milano la scorsa settimana, Jordi Sunyer ha mostrato i risultati del progetto BREATHE, sugli effetti dell’inquinamento dovuto al traffico sul neuro-sviluppo infantile a Barcellona. [PLOS Medicine; Jordi Sunyer et al.]

Un eccellente strumento di visualizzazione dei risulati del progetto Global Burden of Disease. Per giornalisti, ricercatori e cittadini [Vizhub Health Data; Global Burden of Disease Project]

Anna Gerometta racconta l’interazione tra scienziati e cittadini nel monitorare i livelli di biossido di azoto a Milano. Il video è disponibile sul canale YouTube di Scienza in Rete [Scienza in Rete YouTube; Anna Gerometta]

L’iniziativa dell’associazione Cittadini per l’aria, era stata raccontata da Valentina Meschia [Scienza in Rete; Valentina Meschia]

ETICA DELLA SCIENZA / POLITICA DELLA RICERCA

Nove scienziate vengono ricevute alla Casa Bianca il 14 Febbraio 1980. Credit: Stemwomen.net.

La disuguaglianza di genere nelle riviste scientifiche è ancora molto rilevante. Nature aggiorna le statistiche a riguardo: le autrici aumentano ma c’è ancora molto lavoro da fare. [Nature; Editorial]

La disuguaglianza di genere esiste anche nella scelta dei revisori degli articoli. [Nature; Jory Lerback e Brooks Hanson]

Anche Science fa il punto sulla disuguaglianza di genere tra gli autori delle sue pubblicazioni. [Science; Jeremy Berg]

Initiative, Roadmap, Moonshot, Framework. Le grandi sfide scientifiche sono spesso associate a queste buzzword, ma il loro significato rimane oscuro. Spesso anche per chi le usa. Nature tenta di costruire un glossario della Big Science. [Nature; Megan Scudellari]

La ricerca che può fare la differenza per i paesi in via di sviluppo spesso non è quella che viene pubblicata. Per incentivare questi studi bisognerebbe considerare anche il processo e non solo il risultato nei sistemi di valutazione. [LSE Impact Blog; Valeria Arza e Emanuel López]

Venti di divisione spazzano anche l’accademia britannica. Alcuni tra i ricercatori europei che hanno tentato di ottenere la residenza in Gran Bretagna dopo la Brexit sono stati sollecitati a organizzarsi per lasciare il paese. [LSE Impact Blog; Colin Talbot]

Dopo che la consigliera del Presidente Trump, Kellyanne Conway, ha coniato l’espressione “Alternative Facts” gli scienziati hanno bisogno di un momento di introspezione. [The Conversation; Andrea Saltelli e Silvio Oscar Funtowicz]

MISCELLANEA

Diamonds put the squeeze on hydrogen. Credit: R. Dias, I.F. Silvera

Vaccini obbligatori? Un’unica strategia non è efficace per un target variegato. I genitori che non vaccinano o sono in dubbio non sono un gruppo omogeneo, sono mossi da ragioni diverse. Serve dialogo, non paternalismo. [Scienza in Rete; Roberta Villa]

L’articolo “La matematica della meningite”, che proponeva una spiegazione per l’aumento anomalo di casi di meningite batterica in Toscana ha suscitato un acceso dibattito. Ecco alcune precisazioni da parte degli autori. [Scienza in Rete; Eugenio Paci e Chiara Azzari]

Fisici dell’Università di Harvard dichiarano di aver creato l’idrogeno metallico solido. [New York Times; Kenneth Chang]

Gli stessi autori dell’articolo, pubblicato su Science, ammettono però di aver dato l’annuncio della scoperta alla prima osservazione, senza aspettare di poter riprodurre l’esperimento. Questo ha suscitato accese critiche da parte dei colleghi. [Cassandra Legacy; Ugo Bardi]

Il Center for Complexity and Biosystems di Milano organizza la “Second Lake Como School on Advances in Complex Systems”, che si terrà dal 3 al 7 luglio 2017 presso la Villa del Grumello, Como. Iscrizioni aperte fino al 1 marzo. [Center for Complexity and Biosystems]

Le notizie di scienza della settimana #3

[pubblicato originariamente su Scienza in rete il 24 gennaio 2017]

ARTE E SCIENZA

Antonio Canal, detto il Canaletto, Campo santi Giovanni e Paolo, 1738 ca, olio su tela, 46,4×78,1 cm, Londra, Royal Collection. Prestato da Sua Maestà Elisabetta II e visibile nella mostra “Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce”, dal 25 novembre 2016 al 5 marzo 2017 alle Gallerie d’Italia, Piazza della Scala, Milano.

All’ingresso della mostra “Bellotto e Canaletto, lo stupore e la luce” alle Gallerie d’Italia di Milano si può ammirare la camera ottica portatile appartenuta (forse) a Canaletto. Come utilizzavano questo oggetto Antonio Canal, detto Canaletto, e Bernardo Bellotto, suo nipote e allievo? Come ha influito l’ottica sulla rappresentazione artistica della realtà? [Scientific American; David Biello]

David Hockney, pittore e fotografo inglese, e Charles Falco, fisico sperimentale, elaborarono nel 2000 una teoria secondo la quale l’arte occidentale ha ricevuto un contributo fondamentale dalle conoscenze scientifiche sull’ottica negli ultimi 400 anni. [BBC; David Hockney’s Secret Knowledge]

Che impatto ha avuto la rappresentazione fotografica della realtà sulla scienza? Secondo David Bower gli ha conferito maggiore autorevolezza e senso di oggettività. [Science News, Bruce Bower]

Nel libro “Visual Strategies” Felice Frankel guida gli scienziati a un uso efficace delle immagini, soprattutto fotografiche, per raccontare la propria attività di ricerca. [MIT News; David L. Chandler]

RICERCA SCIENTIFICA NELL’ERA DI TRUMP

Art Whght House Moon. Credit: The Cancer Letter Issue 6, 12 Febbario 2016.

L’eredità della presidenza Obama per il mondo della ricerca scientifica è notevole: la Precision Medicine Initiative, il Cancer Moonshot e molto altro. Visione e tempismo secondo Alberto Mantovani. [Scienza in Rete, Alberto Mantovani]

Se Barack Obama nel 2009 promise di restituire alla scienza un posto di rilievo nell’agenda politica, Trump si è mosso nella direzione opposta. Almeno finora. Gli scienziati americani hanno fatto sentire la loro voce sui social media durante la cerimonia di insediamento di venerdì 20 gennaio con l’hashtag #UsofScience [Vox, Julia Belluz]

In quanti modi Trump può intervenire sulla ricerca scientifica? Il riassunto nell’infografica pubblicata da Nature. [Nature News, Lauren Morello]

ETICA DELLA SCIENZA / POLITICA DELLA RICERCA

Protasov AN’s Portfolio Credit: Shutterstock.

La ricerca interdisciplinare premia in termini di visibilità ma diminuisce la produttività. Questo il risultato dello studio di Erin Leahey, sociologa della scienza all’università dell’Arizona. [LSE Impact Blog, Erin Leahey]

Una nuova minaccia alla credibilità della comunicazione scientifica: le riviste “predatorie”. Queste riviste pubblicano articoli a pagamento, spesso senza sottoporli a processi di peer-review. Il settore economia e management è il più colpito da questo fenomeno. Tutti i dettagli in uno studio pubblicato dalla Scuola Superiore Sant’Anna. [lavoce.info; Manuel F. Bagues, Mauro Sylos Labini e Natalia Zinovyeva]

Graham Coop, un genetista della UC Davis, ha deciso di non pubblicare su nessuna rivista un suo contributo caricato su biorXiv, l’archivio di pre-print in area biologica. La sua scelta è dovuta da una parte al fatto che si trattava di un commento a un articolo e non conteneva un risultato veramente originale, dall’altra alla presenza dei commenti on-line da parte degli utenti di biorXiv. Si chiama pre-peer-review e minaccia di sostituire il processo di peer-review più tradizionale. Cosa ne pensano gli scienziati? Ecco il dibattito che si è svolto (ovviamente) su Twitter. [Nature Research Highlights; Dalmeet Singh Chawla]

Al Rochester Institute of Technology nascono due programmi di alta formazione per dottorandi e post-doc con problemi di udito. La diversità nella comunità dei ricercatori biomedici aumenta la qualità della ricerca e ne arricchisce l’agenda. [Science; Gerry Buckley, Scott Smith, James Dearo, Steve Barnett, Steve Dewhurst]

Come i decisori politici possono sfruttare le conoscenze accademiche nell’era della post-verità? Nel libro “Evidence-Based Policy Making in the Social Sciences: Methods that Matter” Gerry Stoker e Mark Evans si rivolgono a studenti e practitioners, passando in rassegna strumenti non tradizionali per basare le decisioni politiche sulle evidenze scientifiche. [LSE Impact Blog; David Burton]

MISCELLANEA

Credit: Associazione Cittadini per l’aria.

Si terrà a Milano nell’Aula Magna dell’Università Statale il convegno “RespiraMI. Air Pollution and our Health”. Due giorni, il 27 e 28 gennaio, dedicati a un dibattito tra esperti e rappresentanti dell’OMS sugli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute, in particolare su quella delle categorie più vulnerabili. [RespiraMi]

Un gruppo di scienziati svedesi e americani, ha realizzato tramite stampa 3D un microscopio alimentato da uno smartphone in grado di effettuare analisi del DNA e diagnosticare così alcuni tipi di tumori. Il dispositivo potrebbe essere prodotto al costo di 500 dollari, diventando sostenibile per chi offre assistenza sanitaria nei Paesi in via di sviluppo. [BBC Technology; Leo Kelion]

La Cina ha inaugurato la scorsa settimana la Dalian Coherent Light Source, un Free Electron Laser. La particolarità della facility cinese è la lunghezza d’onda dei fotoni prodotti, inferiore ai 200 nm. Viene chiamata vacuum ultraviolet light ed è particolarmente adatta a studiare atomi e molecole all’interno di un gas. La ricerca alla Dalian Coherent Light Source potrebbe aiutare a capire come gli aerosol nocivi alla salute si formano e si degradano nell’atmosfera. [Science; Dennis Normile]

L’11 gennaio scorso il primo fascio di elettroni ha percorso l’anello acceleratore di SESAME, il laboratorio costruito ad Amman in Giordania da una collaborazione senza precedenti tra scienziati provenienti dai Paesi del Medio Oriente, tra cui Iran, Israele, l’autorità Palestinese, Pakistan e Cipro. [Nature; Elizabeth Gibney]

Le notizie di scienza della settimana #2

[pubblicato originariamente su Scienza in rete il 17 gennaio 2017]

MATERIA OSCURA

Mappa della materia oscura in tonalità di rosa. Le zone chiare (scure) sono quelle a più alta (bassa) densità di materia oscura. L’immagine è stata ottenuta dai dati dell’esperimento Kilo Degree Survey (KiDS), usando il telescopio VLT dell’osservatorio ESO di Cerro Paranal in Cile. Credit: Kilo-Degree Survey Collaboration/H. Hildebrandt & B. Giblin/ESO.

Recentemente i ricercatori dell’esperimento KiDS (Kilo Degree Survey) hanno pubblicato i risultati di una misura diretta della distribuzione di materia oscura. Analizzando i dati relativi a 15 milioni di galassie, il gruppo di ha trovato una distribuzione di materia oscura più omogenea rispetto a quella prevista dall’esperimento Planck [Scienza in Rete, Claudio Elidoro]

Bisogna però prestare attenzione al fatto che le due misure, KiDS e Planck, non sono direttamente confrontabili. Mentre KiDS fornisce una misura diretta ma in uno spazio di cielo limitato, Planck osserva la radiazione cosmologica di fondo e da questa deriva, utilizzando il modello standard cosmologico, una misura del grado di omogeneità della materia oscura.

A chiarire la tensione tra i due risultati ci penserà probabilmente la missione dell’ESA Euclid, che partirà nel 2020 e punta a svelare la natura della materia oscura, dell’energia oscura e della gravità. [ESA, Euclid]

I dati dell’esperimento KiDS (Kilo Degree Survey) sono gli stessi utilizzati per il primo test della teoria della gravità di Verlinde, una teoria alternativa a quella di Einstein che non prevede l’esistenza della materia oscura. [Media Inaf, Redazione]

L’astronoma Vera Rubin, insieme a Kent Ford, aveva fornito negli anni 70 del novecento le prime evidenze sull’esistenza della materia oscura, osservando un’anomalia nella rotazione della galassia di Andromeda. Rubin è scomparsa il 25 dicembre scorso. [New York Times, Lisa Randall]

MENINGITE: UN’EPIDEMIA SOLO MEDIATICA?

Il batterio Neisseria meningìtidis.

Nel 2016 i casi di meningite batterica da meningococco in Toscana sono stati 41, circa 1.09 ogni 100 mila abitanti, più che in ogni altra regione italiana. Si è parlato di epidemia, ma è davvero così? Eugenio Paci e Chiara Azzari, rispettivamente epidemiologo e immunologa dell’Ospedale Meyer di Firenze, propongono una spiegazione per questo aumento anomalo: un metodo diagnostico più accurato di quelli tradizionali, chiamato Realtime PCR (rPCR). Dal 2014 i casi di meningite in Toscana vengono analizzati con questa tecnica, che si è rivelata essere 3.28 volte più efficace rispetto all’esame dei sintomi clinici. [Scienza in Rete, Eugenio Paci e Chiara Azzari]

Il livello di copertura vaccinale non è determinato unicamente dalle politiche sanitarie. Questo è ciò che emerge dal progetto ASSET: tassi di vaccinazione superiori o inferiori alla media si riscontrano nei diversi Paesi indifferentemente dalla politica scelta. Ha fatto molto discutere la decisione del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna di impedire ai bambini non in regola con le vaccinati obbligatorie di entrare all’asilo nido. Roberta Villa, che partecipa al progetto ASSET, spiega il suo punto di vista. [Scienza in Rete, Roberta Villa]

Nell’ultimo anno il calo delle coperture vaccinali e il presunto aumento di casi di meningite in Toscana ha occupato grande spazio nel dibattito pubblico. L’intervento di Roberto Burioni, virologo del San Raffaele di Milano, ha condotto la discussione su un altro tema, più generale, quello della comunicazione della scienza. Il dibattito tra esperti e non esperti è possibile e auspicabile? E in quali condizioni si può realizzare? [Valigia Blu, Antonio Scalari]

CYBERSPIONAGGIO

Credit: IMakeUseOf.com.

Il 17 dicembre scorso Barack Obama ha annunciato che esistono prove schiaccianti del fatto che sia la Russia ad aver ordinato l’attacco hacker che ha interferito con l’esito delle elezioni presidenziali di Novembre in USA. Ma quali sono queste prove schiaccianti? C’è il rischio che i segreti di stato, custoditi per non indebolire l’efficacia delle agenzie di sicurezza nazionale, mettano a rischio la democrazia? [Valigia Blu, Fabio Chiusi]

Bruce Schneier, esperto di sicurezza informatica soprannominato security guru da The Economist, spiega il processo che permette di scoprire chi si cela dietro un attacco hacker. Non esiste una vera e propria prova, piuttosto una serie di indizi. “The clues might involve ones and zeros, but the techniques go back to Sir Arthur Conan Doyle”. [CNN, Bruce Schneier]

Anche l’Italia ha il suo caso di cyber-spionaggio. Per sei anni i fratelli Giulio e Francesca Maria Occhionero hanno spiato i computer di famosi esponenti della politica, dell’economia e della finanza, infettandoli con il malware EyePiramid. Alessandro Curioni, vice presidente di IBM Europe, presidente di IBM Research ed esperto di sicurezza informatica, fa il punto sulla nostra “fragilità” in un’intervista ai microfoni di Radio Popolare. [Radio Popolare, Il Demone del Tardi]

ETICA DELLA SCIENZA / POLITICA DELLA RICERCA

Credit: Chiara Sabelli. Realizzato con Canva.

Pubblicati lunedì 9 gennaio i dettagli sulla classifica delle università italiane stilata da Il Sole 24 Ore. La didattica viene valutata attraverso 7 indicatori (attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia, soddisfazione, occupazione), mentre la qualità della ricerca attraverso tre indicatori (ricerca, fondi esterni, alta formazione). Tuttavia non è spiegato come sia stato quantificato ciascun indicatore [Il Sole 24 Ore, Gianni Trovati]

La valutazione della qualità della ricerca nella classifica de Il Sole 24 Ore non è originale, bensì corrisponde alla VQR 2004-2010 prodotta dall’ANVUR. La VQR si basa su due sistemi di valutazione per stimare l’impatto delle pubblicazioni scientifiche: peer-review e indici bibliometrici. Per dimostrare che l’uso di uno o dell’altro metodo produce gli stessi risultati, l’ANVUR ha effettuato un confronto su circa 9000 pubblicazioni, meno del 10% del totale di articoli raccolto, trovando un buon livello di accordo. Alberto Baccini e Giuseppe De Nicolao mettono in discussione questi risultati. [LSE Impact Blog, AlbertoBaccini e Giuseppe De Nicolao]

Intanto, dall’altra parte della Manica, la University and College Union ha effettuato un sondaggio tra 1000 ricercatori delle università britanniche chiedendo se la Brexit avrà conseguenze sul loro futuro professionale. Il risultato lascia intravedere il pericolo di un esodo [Nature Trend Watch, Daniel Cressey]

L’esperimento di un giornalista del New York Times: partecipare come speaker alla 15th World Cardiology and Angiology Conference organizzata dalla OMICS International. [Upshot – The New York Times, Kevin Carey]

I responsabili di una frode scientifica spesso restano sconosciuti. Ma non in questo caso. Michael Dansinger, medico del Tufts Medical Center, ha reso pubblico l’episodio di plagio messo in atto da un gruppo di ricercatori della Fondazione Stella Maris Mediterraneo ai suoi danni, pubblicando una lettera aperta sulla prestigiosa rivista Annals of Internal Medicine. [Stat News, Adam Marcus e Ivan Oransky]

Appello per il prolungamento della moratoria sui divieti alla sperimentazione animale. Il Decreto Milleproroghe approvato il 29 dicembre scorso, ha previsto la proroga di un anno soltanto della moratoria sul divieto di utilizzo di animali negli studi sul meccanismo d’azione delle sostanze d’abuso e sugli xenotrapianti d’organo, restrizioni introdotte con il Decreto Legislativo 26/2014. [Appello per il prolungamento della moratoria sui divieti alla sperimentazione animale]

MISCELLANEA

Credit: Associazione Cittadini per l’aria.

È ancora possibile per qualche giorno iscriversi alla iniziativa milanese “Diventa vedetta dell’aria”, dell’Associazione Cittadini per l’aria per contribuire in un grande esperimento di scienza partecipata a misurare con apposite fialette la concentrazione di NO_2 in prossimità della propria casa. Scienza in Rete ne ha parlato recentemente. [Scienza in Rete, Valentina Meschia]

“Gene edited” o “Genetically modified”? Le nuove tecniche di manipolazione genetica, come la CRISPR, vengono utilizzate in numerose piantagioni. Non introducono geni di organismi estranei nelle piante e dunque il risultato non può essere considerato OGM, almeno per il momento. Le normative attualmente in vigore sono state scritte per la vecchia generazione di OGM. E c’è chi scommette che presto i fagioli di soia geneticamente modificati sostituiranno le olive nella produzione di olio [The New York Times, Kenneth Chang]

Leggi elettorali a confronto. Compilare due schede elettorali e osservare le differenze. L’esperimento di un biologo, un ingegnere e un economista raccontato su Nature News and Comment. [Nature Comment, Guruprasad Madhavan, Charles Phelps e Rino Rappuoli]

Un gruppo di ricercatori americani guidati da Ingrid Gould Ellen, professoressa di politiche urbanistiche alla New York University, ha condotto uno studio che mostra che uno dei fattori che contribuiscono maggiormente alla gentrificazione di un quartiere popolare è una sostanziale diminuzione degli episodi criminosi. [Upshot – The New York Times, Emily Badger]

Cosa succederà dopo LHC? I fisici pensano a un cambio di paradigma nella progettazione degli acceleratori di particelle, per poter raggiungere energie di collisione più elevate di quelle attuali. L’idea è quella di usare fasci di protoni per trainare elettroni all’interno di un plasma. Al CERN è in preparazione l’esperimento AWAKE, un proof-of-principle demonstration experiment per capire se è possibile percorrere questa strada [Life and Physics – The Guardian, Jon Butterworth]

Le notizie di scienza della settimana #1

[pubblicato originariamente su Scienza in rete il 10 gennaio 2017]

I GHIACCI DELL’ARTICO IN PERICOLO

Un orso polare sulla superficie ghiacciata fratturata vicino alla nave della spedizione Norwegian Young Sea ICE. Credit: Marcos Porcires/Norwegian Polar Institute.

Il 2016 ha segnato due nuovi record climatici per le regioni artiche: temperature 20 gradi al di sopra della media stagionale e riduzione del 20% della superficie ghiacciata rispetto alla media degli ultimi 30 anni. Lo stato di salute del clima Artico è una sentinella, che annuncia un cambio di velocità negli effetti del cambiamento climatico, con effetti che si manifestano anche molto lontano dal Polo Nord. A pagarne le conseguenze sono gli organismi viventi che popolano i mari dell’Artico, ma anche la barriera corallina australiana. Ancora più preoccupante l’effetto sulle comunità vulnerabili ai disastri ambientali. Nel 2015 i rifugiati ambientali hanno superato in numero quelli in fuga da conflitti armati. Anche la situazione geopolitica si surriscalda per l’Artico, oggetto delle mire espansionistiche Russe che si scontrano con gli interessi cinesi verso la zona Polare, dove dove la Cina ha installato nel 2004 la sua prima base scientifica. Nel frattempo si avvicina l’insediamento del Presidente Trump, che ha scelto l’ex numero uno del colosso petrolifero Exxon Mobil come segretario di stato. [Scienza in Rete; Tania Salandin]
Come effetto delle alte temperature registrate negli ultimi due mesi, la superficie ghiacciata si sta assottigliando. Durante una spedizione scientifica a bordo della nave Lance, i ricercatori dell’Istituto Polare Norvegese si sono trovati immersi nelle fredde acque dell’oceano Artico[Adrift in the Arctic Sea on a frozen research camp, Jim Daley Writes]

La dimostrazione scientifica del fatto che i record climatici del 2016 nella regione artica siano dovuti alle attività umane è arrivata dai ricercatori del gruppo World Weather Attribution. Hanno mostrato che l’eccezionale aumento delle temperature nella regione Artica è uno degli effetti del cambiamento climatico. In particolare gli scienziati hanno stimato che oggi la probabilità di avere temperature così alte è di circa 1 volta ogni 50 anni, mentre nel 1990 si attestava a 1 volta ogni 1000 anni. [North Pole, Nov – Dec, 2016, World Weather Attribution]

Quanto più la differenza tra le temperature della regione artica e quella delle regioni calde confinanti diminuisce, tanto più frequenti saranno gli eventi climatici estremi a tutte le latitudini. [The Guardian, Daniel Carrington]

Il cambiamento climatico non mostra i suoi effetti solo nell’artico. L’area del Mediterraneo è particolarmente soggetta a ondate di calore e siccità. Il terreno, sempre meno resiliente, fatica a immagazzinare nuove riserve di acqua. La siccità registrata nei giorni scorsi a Palermo è un esempio, aggravato dallo stato in cui versa l’acquedotto locale. L’Italia prepara un piano per incrementare il riciclo e riuso delle acque e ammodernare gli acquedotti entro il 2020. [La Stampa, Sergio Castellari intervistato da Andrea Rossi 3 gennaio 2017]

FREEDOM OF INFORMATION ACT PER DIFENDERCI DAGLI ALGORITMI

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Negli Stati Uniti un numero sempre maggiore di organi governativi utilizza algoritmi statistici per svolgere il proprio lavoro. L’obiettivo può essere quello di garantire la sicurezza dei suoi cittadini, come nel caso del sistema di sorveglianza della NSA, oppure valutare la qualità degli insegnanti pubblici, come è successo al Department of Education di New York City. Ma, come afferma Cathy O’Neill nel suo libro Weapons of Math Destruction, “Models are opinions embedded in mathematics”. La valutazione dell’equità e dell’efficacia di questi algoritmi deve essere affidata a soggetti indipendenti, che difendano i diritti dei cittadini. In più di un caso il Freedom of Information Act (FOIA) è stato impugnato per avere accesso ai modelli matematici utilizzati dai governi. [Los Angeles Times, Christine Zhang]

Un esempio è l’inchiesta di ProPublica sull’algoritmo COMPAS, utilizzato per valutare rischio di recidività criminale. I giornalisti di ProPublica avevano concluso che l’algoritmo discriminava i neri rispetto ai bianchi. La loro inchiesta ha portato i ricercatori ad approfondire l’analisi, mostrando che il bias si può evitare. [ProPublica; Julia Angwin, Jeff Larson, Surya Mattu e Lauren Kirchner, ProPublica, Julia Angwin e Jeff Larson]

Più recentemente il Brennan Center della NYU School of Law ha citato in giudizio il dipartimento di polizia di New York appellandosi al FOIA per ottenere gli algoritmi utilizzati nella prevenzione dei crimini della metropoli americana, mettendo in dubbio la loro equità. [Brennan Center for Justice v. New York Police Department]

E in Italia? Il 23 dicembre scorso è entrato in vigore anche in Italia il FOIA, che garantisce l’accesso ai documenti della Pubblica Amministrazione a tutti i cittadini, le ONG, i giornalisti senza che questi dimostrino di avere un interesse diretto. Il parlamento italiano, ultimo tra gli europei a garantire questo diritto ai suoi cittadini, ha approvato un testo di legge non senza difetti, che rischia di limitare l’accesso alle informazioni. [Scienza in Rete, Federico Anghelé]

Nel frattempo, anche l’Italia ha iniziato a utilizzare algoritmi di polizia predittiva. La Questura di Milano adotta dal 2007 l’algoritmo di polizia KeyCrime. Si tratta di un algoritmo proprietario, sviluppato dall’assistente capo Mario Venturi che punta a isolare seriali criminali. Stando alle dichiarazioni della questura, l’impiego di KeyCrime da parte della polizia meneghina tra il 2007 e il 2013 ha fatto salire la percentuale di casi risolti dal 27% al 54%. [Linkiesta, Luca Rinaldi]

DISUGUAGLIANZE DI SALUTE

Dal film ‘I, Daniel Blake’ di Ken Loach, 2016. Credit: Arenapal.

Il fattore geografico è tra i più rilevanti nel determinare lo stato di salute delle persone. Lo conferma un recente studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association, rilanciato dal Washington Post. [The Washington Post, Michael Ollove]

L’epigenetica è fortemente influenzata dall’ambiente, inteso come condizioni socio-economiche, qualità dell’aria che resperiamo, alimentazione, ecc.. Ad esempio l’epigenetica è in grado di registrare le vulnerabilità della madri verso certe malattie e trasferirle ai figli. Il suo ritmo di cambiamento segue quello dell’ambiente che ci circonda, al contrario di quanto avviene per il genoma. Le disuguaglianze di salute potrebbero quindi diventare ereditarie. Questo è il tema al centro del libro di Micheal Marmot “La Salute disuguale”[Scienza in Rete, Paolo Vineis; Il Manifesto, Paola Michelozzi]

Meno salute, meno lavoro. Secondo l’ultimo rapporto OCSE sullo stato di salute dei cittadini europei, nella fascia 50-59 anni il tasso di disoccupazione dei malati cronici è circa il doppio di quello dei cittadini sani. In Italia la situazione è particolarmente sfavorevole per gli obesi e i fumatori. [Scienza in Rete, Cristina Da Rold]

Le disuguaglianze ci sono anche nell’accesso alle terapie. I trial clinici sulle terapie anti-tumorali sono spesso l’unica possibilità di cura per i malati di cancro. Ma le minoranze devono affrontare ostacoli maggiori per riuscire a farne parte. [The New York Times, Denise Grady]

ETICA DELLA SCIENZA / POLITICA DELLA RICERCA

Luigi Nicolais al Convegno Finmeccanica al Teatro San Carlo di Napoli il 2 febbraio 2011. Credit: Cesare Abbate, Ansa.

Luigi Nicolais, presidente del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica, ha pubblicata su Nature una lettera in cui definisce il decreto governativo sulle Cattedre Natta una minaccia per libertà degli scienziati italiani e per il futuro della scienza nel nostro Paese. [Nature Correspondence, Luigi Nicolais]

L’arbitrarietà della selezione dei ricercatori e professori rappresenta uno dei rischi peggiori nella deriva “corporate” che molti sistemi di istruzione universitaria hanno intrapreso. [Nature News & Comment, Olof Hallonsten]

Il Sole 24 Ore ha pubblicato lunedì scorso la classifica delle università italiane per il periodo 2010-2014. L’indice su cui è basata la classifica tiene conto sia della qualità della didattica che del livello della ricerca. Non si conoscono i dettagli dell’analisi, che dovrebbero essere pubblicati oggi, ma si sa già che la valutazione della ricerca si basa sui risultati della VQR relativi al periodo 2004-2010, non essendo ancora disponibili quelli più recenti. [Il Sole 24 Ore, Gianni Trovati]

MISCELLANEA

A simple guide to CRISPR, one of the biggest science stories of 2016. Credit: Javier Zarracina, Vox.

Cosa ci riserva la scienza nel 2017? Le previsioni di Nature. [Nature, Eizabeth Gibney]
Una delle scoperte scientifiche più importanti del 2016, la CRISPR, sarà probabilmente una delle novità scientifiche più grandi anche nel 2017. Ecco una guida semplice sull’argomento[Vox, Brad Plumer e Javier Zarracina]

La Cina investe 9 miliardi di dollari nella ricerca sui test genetici, finanziando laboratori sia all’estero che sul proprio territorio. E rischia di sottrarre agli Stati Uniti il primato indiscusso in questo campo. [The Washington Post, Ylan Q. Mui]

computer quantistici pronti a uscire dai laboratori nel 2017. [Le Scienze, Davide Castelvecchi]